L'Ue contro la decisione di Eni: esposta a sanzioni
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

L’Ue contro la decisione di Eni: esposta a sanzioni

impianto gas

La decisione di Eni di aprire un doppio conto per i pagamenti del gas russo ha sollevato dubbi in Commissione europea.

La società energetica Eni ha annunciato l’intenzione di aprire di aprire due conti separati alla Gazprombank per il pagamento del gas russo: uno in rubli e l’altro in euro. Questa era stata la proposta della Russia per mantenere la fornitura di gas per i paesi ostili. Dunque, in questo modo Eni e quindi l’Italia andrebbero a sottostare alle condizioni russe venendo meno alle sanzioni imposte dall’Ue e dall’Italia stessa.

Secondo Eni, però, aprire i due conti non sarebbe una violazione né dei contratti – come aveva dichiarato l’Europa alla condizione russa di pagare in rubli – né alle sanzioni imposte in seguito all’aggressione dell’Ucraina. Il decreto russo del doppio conto per i paesi ostili era un modo per aggirare le sanzioni e ora molte società stanno cercando di raggirare le sanzioni imposte dai loro stessi paesi per non ritrovarsi senza forniture di gas.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Al momento, non è molto chiaro le istituzioni europee se ritengono legittima o meno la decisione presa da Eni. Nelle scorse settimane la Commissione Europea, aveva approvato il pagamento con il doppio conto con un parere. Molti paesi europei però tra cui l’Italia avevano chiesto alla Commissione Ue maggiore chiarezza su questo punto prima della scadenza dei contratti.

impianto gas
impianto gas

La confusione delle istituzioni europee sulla questione del gas

Un chiarimento ufficiale non è ancora arrivato ma pare che la Commissione abbia cambiato rotta dichiarando che il pagamento con il doppio conto potrebbe comportare delle violazioni delle sanzioni. Secondo queste ultime rivelazioni, l’apertura di un conto in rubli da parte di Eni sarebbe un’azione illegittima e vietata perché andrebbe contro le sanzioni.

Per ora regna ancora confusione sulla questione e non ci sono regole scritte da parte della Commissione. Per questo ogni società europea ora sta procedendo per conto proprio. Ma Bruxelles potrebbe decidere di ritorcere contro i paesi che violano le sanzioni azioni legali.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 18 Maggio 2022 9:49

Sardegna, spiagge vietate a causa delle esercitazioni Nato

nl pixel